L’ agonia del ghiacciaio
muta lenta la forma
e la speranza.
La memoria dell’acqua
si sperpera in silenzio
senza gli echi
del vento tra le rocce.
Allibite e assenti,
non migrano più
a valle.
E verrà un’alba
a bussare alla nostra notte.
Affacciati all’orizzonte
solo allora scopriremo
l’insostenibile vuoto.
Il ghiacciaio è morto.
Eppure il nulla
non si addice all’infinito.
Resta una elegante malinconia
senza redenzione alcuna.
Dario Arpaio
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