Free Fire del regista inglese Ben Wheatley chiude il TFF 34 dopo aver mietuto un bel successo di pubblico, e non solo, ai festival di Toronto e Londra.
Ben Wheatley inizia la sua carriera con alcuni corti per passare poi alla regia di serie televisive e, infine, al grande schermo. Possiamo ricordare il suo recente High Rise.
Quasi sempre si è avvalso della collaborazione di Amy Jump per le sceneggiature, alla stesura delle quali partecipa lui stesso. Insieme si occupano anche del montaggio, certamente uno dei punti di forza dell’adrenalinico Free Fire. Tra i produttori esecutivi spicca, inoltre, la presenza di Martin Scorsese.
Il divertentissimo film racconta di come un gruppo di terroristi irlandese si ritrovi a Boston, alla fine deli anni ’70, per acquistare armi. L’appuntamento fissato dai trafficanti è di notte, in una fatiscente fabbrica abbandonata.
Si respira tensione per l’affare e c’è grande diffidenza stemperata goffamente da qualche tentativo di rottura del ghiaccio. Ma i trafficanti si sono presentati senza gli M16. Propongono gli AR70, sono pur sempre fucili d’assalto, ma
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Sembra quasi una barzelletta: ci sono un sudafricano, qualche irlandese, una donna, un americano, un nero e dei balordi. In tutto una dozzina di fuori di testa. Basterà una scintilla, un imprevisto, e si scatenerà un putiferio di pistole e colpi di scena, conditi da un fuoco di artificio di battute travolgenti.
Il film è davvero spassoso e può contare sulla partecipazione di Brie Larson, Cillian Murphy, Jack Reynor, Sharlto Copley, Armie Hammer. Tutti perfettamente a loro agio nei rispettivi ruoli.
D.A.
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