La memoria dell’infanzia
non ha un testo.
E’ solo un fumetto
di segni stranieri,
disertori, incapaci
di rammendare
un tempo vuoto.
Oggi ne è rimasta
una forma lisa,
sbriciolata ai bordi,
odorosa di basilico
e origano
soffiati a tratti
oltre il cielo
di una nuvola di farina.
Dario Arpaio.
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