Gira girasole gira
nel labirinto del tempo perduto.
Non so come sono arrivato
così lontano.
Certo è che ci sono, quì,
nel mio sudore.
Non ho più memoria.
Non c’è rifugio.
Non c’è isola o monte
che possa nascondermi
dal tempo. Lui è lì,
avanti a me di un passo.
Non fà parola alcuna.
Pure si allontana, a volte,
scabro o sornione.
Se volessi, potrei beffarlo.
Allora cambio espressione
e il mio volto muta.
Ma lui se la ride.
Scelgo, e me ne vado
a vendere le mie medaglie
in un’altra strada.
Gira girasole gira
nel caleidoscopio del tempo trovato.