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Improvvise nella memoria.

 

 

Improvvise nella memoria

mute schegge d’inverno

sfilacciano

quell’ultimo tuo sorriso

spazzato via

da una mareggiata.

Non oso mordere

il giorno che viene.

I denti non reggono più

la stretta

di questo tempo feroce.

Andiamo via, ti prego!

Danzeremo tra le navi

che affondano.

Lanceremo in aria

i cuscini colorati

della nostra disperazione.

Liberiamolo

il nostro amore condannato!